martedì 16 dicembre 2008

Riunione di giovedì 18 dicembre

Il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova giovedì 18 dicembre 2008, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso) con il seguente ordine del giorno:


  • Elezioni amministrative 2009 (novità)
  • Auguri di buone feste
  • Varie ed eventuali
Ci vediamo giovedì!

giovedì 13 novembre 2008

Il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova giovedì 20 novembre 2008, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso) con il seguente ordine del giorno:


  • Elezioni amministrative 2009 (importanti novità per quanto riguarda le candidature)
  • Dimissioni di Franco Perlotto dal coordinamento
  • Tesseramento del Partito Democratico
  • Varie ed eventuali
Ci vediamo giovedì!

domenica 5 ottobre 2008

Riunione di giovedì 9 ottobre 2008

Carissimi,

il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova giovedì 9 ottobre 2008, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso) con il seguente ordine del giorno:

  • Elezioni amministrative 2009
  • Tesseramento del Partito Democratico
  • Manifestazione nazionale a Roma il 25 ottobre (il Partito mette a disposizione un treno al costo di circa 5€ a testa. Chi pensa di venire dovrebbe comunicarmelo o via mail o giovedì sera)
  • Varie ed eventuali.
Ci vediamo giovedì!

venerdì 26 settembre 2008

Sbrollini: “Il ricorso alle reggenze nelle scuole? Il caso dell’Alberghiero di Recoaro è paradossale”

“Come si può attribuire la dirigenza di un istituto con 850 allievi ad una figura reggente che già deve condurre un polo liceale con circa 840 studenti? Quello che sta succedendo all’Istituto Alberghiero di Recoaro Terme è paradossale ed è la conseguenza di scelte che stanno impoverendo la qualità dell’offerta educativa”. Così l’on. Daniela Sbrollini, deputata del Partito Democratico, spiega la decisione di depositare un’interrogazione urgente a risposta scritta al Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini sull’abnorme e fuorviante ricorso all’istituto della reggenza scolastica.
L’Istituto Professionale Alberghiero di Recoaro Terme è una realtà di settore positivamente riconosciuta a livello nazionale, che conta un’utenza scolastica di 850 allievi: la Dirigenza dell’Istituto è stata affidata ad una figura reggente che già ricopre l’incarico di conduzione di un polo liceale con quattro indirizzi. “Non si comprende – continua l’on Sbrollini - quale sia la razionalità di momenti decisionali come questo ed è evidente che la sola logica del contenimento della spesa cancella, nel caso specifico, ogni indizio di qualità formativa. Pertanto, si chiede un intervento urgente che consenta il superamento di uno stato di cose increscioso”.
“Il mondo della scuola, già oggetto di pesanti tagli al personale su base triennale (130.000 unità, di cui 40.816 soltanto nelle principali tredici provincie italiane, privando di un posto di lavoro soprattutto le donne che nella scuola operano per oltre l’80%) – prosegue la deputata vicentina - vede impoverire la propria ricerca di qualità attraverso il ricorso alle reggenze per quegli istituti scolastici privi di una dirigenza stabile ed effettiva, perché vacante”. Un fenomeno che trova la sua fondatezza nel mancato ed ancora tardivo espletamento delle procedure per l’indizione di un nuovo concorso per dirigenti scolastici i cui riferimenti generali sono contenuti nel D.P.R. n. 140 del 10 Luglio 2008, senza che a questo siano seguite istruzioni operative.
“Il futuro della nostra scuola – conclude l’on. Sbrollini - si presenta a tinte assolutamente fosche se la politica attuata risponde pressoché esclusivamente alla riduzione delle fonti di spesa; non per nulla migliaia di docenti hanno voluto iniziare l’anno scolastico indossando vestiti e fasce nere in segno di lutto per la morte della scuola pubblica. Preoccupa la scelta del governo attuale di sottoporre -nei fatti- il Ministero della Pubblica istruzione a libertà vigilata da parte del Ministero dell’Economia. Lo stesso Ministero dell’Istruzione non solo, dunque, accetta di governare il settore in un regime di sovranità limitata ma continua ad astenersi, prima di assumere le decisioni importanti di riforma, dal conoscere il punto di vista degli operatori della scuola, di coloro che conoscono la pedagogia e che nei corridoi degli istituti trascorrono interamente la loro vita professionale”.

martedì 23 settembre 2008

Riunione di giovedì 25 settembre 2008

Il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova giovedì 25 settembre 2008, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso) con il seguente ordine del giorno:

  • Elezioni amministrative 2009
  • Tesseramento del Partito Democratico
  • Varie ed eventuali

lunedì 1 settembre 2008

Riunione di giovedì 4 settembre 2008

Dopo la pausa estiva il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova giovedì 4 settembre 2008, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso) con il seguente ordine del giorno:


  • Breve discussione sulla situazione nazionale
  • Elezioni amministrative 2009
  • Inizio del tesseramento del partito Democratico
  • Varie ed eventuali
Ci vediamo giovedì!

martedì 26 agosto 2008

Al dibattito sulle Terme manca il sindaco Viero

RECOARO. Il primo cittadino assente all’incontro organizzato da Rifondazione Comunista
Al dibattito sulle Terme manca il sindaco Viero

Sul futuro delle Terme di Recoaro il sindaco Franco Viero fa marcia indietro. Prima assicura la sua presenza al dibattito e poi lascia la sedia vuota e non si fa vedere. All’incontro organizzato da Rifondazione Comunista nell’ambito della festa di Liberazione erano rappresentate tutte le forze politiche. Da Giuliano Ezzelini Storti, capogruppo di Rifondazione Comunista, ad Alberto Trivelli, vice coordinatore del PD, e Franco Besco, capogruppo della Lega.
Secondo Ezzelini Storti «il sindaco non se l'è sentita di affrontare un dibattito in un luogo diverso dal Consiglio. In quella sede può comportarsi da padre-padrone zittendo a suo piacimento i consiglieri dell'opposizione. In questa occasione avrebbe dovuto sottostare alle regole del dibattito democratico cui non è abituato». Per Franco Besco «Viero non vuole discutere dell'argomento fonti: non vuole affrontare né la situazione attuale né parlare di come poter uscire da questo stato di cose».
Dall'esponente della Lega è venuto anche un duro attacco a Francesco Casa, presidente della “Terme di Recoaro”: «La responsabilità oggettiva del fallimento del progetto “Due Torri" è di Casa che ha tenuto durante tutta la vicenda un comportamento sconcertante vietando ai componenti del Cda della “Terme” di divulgare i contenuti dell'accordo preliminare. Sinceramente, non so come sia riuscito a convincere della bontà di questa operazione l'assessore regionale alle politiche attive del lavoro Elena Donazzan che, peraltro, è come lo stesso Casa, di Alleanza Nazionale».
Ezzelini Storti ha riservato una stoccata all'amministrazione comunale: «Sono stati investiti in questi anni 5 milioni di euro per Recoaro Mille, zero per le terme. Non c'è stato Consiglio in cui non si sia discusso su qualcosa riguardante Recoaro Mille, sulle fonti non si è mai spesa una parola. Mi risulta che il nome del comune sia Recoaro Terme».
Polemica anche tra i presenti Ezzelini Storti e Trivelli si sono scontrati sull'entrata con azioni proprie del Comune nella “Terme di Recoaro”. L'esponente di Rifondazione ha sottolineato che in Consiglio «avevo proposto che il Comune entrasse con proprie azioni nella Terme e il Pd mi votò contro». Per Alberto Trivelli le cose non stanno così: «Se avessimo assecondato la proposta nei tempi voluti da Rifondazione ci saremmo venuti a trovare in una situazione molto complicata. Era in corso la trattativa con la “Due Torri” e saremmo finiti in questo affare poco trasparente: saremmo stati risucchiati in questa spirale di opacità».
I tre esponenti di Pd, Lega e Rifondazione hanno ribadito i loro progetti per il rilancio delle fonti che, a giudicare dall'interesse suscitato tra la gente, è ciò che sta più a cuore.

martedì 26 agosto 2008 provincia pag. 26

Il Giornale di Vicenza martedì 26 agosto 2008 provincia pag. 26

martedì 5 agosto 2008

Tre in uno

RECOARO Terme in rosso col bilancio a -471 mila euro
Peggiorano i conti della società di gestione dell’impianto, cui si aggiungono le difficoltà con i soci milanesi
Terme in rosso col bilancio a -471 mila euro

Terme sempre più in rosso. Il bilancio della società a fine 2007, ha chiuso con una perdita di 471 mila e 45 euro. Si registra, quindi, un ulteriore peggioramento rispetto al bilancio 2006 che aveva fatto segnare una perdita di 413 mila e 971 euro. I dati emergono dalla deliberazione della Giunta del Veneto del 15 luglio 2008.
Dal documento si evince, inoltre, che l'obiettivo strategico fondamentale, per la società e per il raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario, è la costruzione di un centro benessere con due piscine, saune, bagno turco ed ambienti dedicati alle terapie naturali e termali. Il Consiglio di amministrazione della società Terme, dal canto suo, nella relazione sulla gestione di bilancio 2007, considera fondamentale proprio l'accordo con la società milanese “Due Torri" che dovrebbe rilanciare il complesso termale. La “Due Torri" ha già versato 500 mila euro come caparra alla stipula dell'accordo nel giugno 2007. A questi, in dicembre, si sono sommati altri 100 mila euro per ottenere una proroga degli accordi al 30 giugno. Il 30 giugno, però, non è stato stipulato il contratto di appalto tra la “Due Torri" e la “Terme di Recoaro". La cordata milanese ha invece chiesto un'ulteriore proroga al 30 settembre. È così sorto un altro, l'ennesimo problema che complica ancora di più l'affare terme. Si teme infatti che la “Due Torri" possa impugnare il compromesso del giugno 2007.
Questo, per la “Terme di Recoaro, avrebbe un duplice effetto negativo: non poter mettere a bilancio i 600 mila euro già versati e impedire ad altre realtà interessate di farsi avanti. I 600 mila euro rappresenterebbero una boccata di ossigeno di importanza fondamentale, almeno nel breve periodo, visti i conti in rosso. L'affare terme e questo bilancio, dal passivo di circa 471 mila euro, animeranno la seduta del Consiglio comunale in programma questa sera alle 20:30. Il Consiglio è stato convocato su richiesta dei capigruppo dell'opposizione: Gastone Caffini del PD, Franco Besco della Lega e Giuliano Ezzelini Storti di Rifondazione. L'opposizione si aspetta un chiarimento in una sede istituzionale. Il sindaco Franco Viero, stando alle dichiarazioni di Francesco Casa, presidente della “Terme di Recoaro", ha partecipato in prima persona alle riunioni più importanti con la "Due Torri".

di Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza mercoledì 30 luglio 2008 provincia pag. 27

RECOARO Terme, i privati si allontanano i conti piangono
Il Cda ha revocato il preliminare
Terme, i privati si allontanano i conti piangono

Le "Due Torri" sono crollate. Troppo fragili per l'impegno che si erano assunte il 20 giugno 2007: quello del rilancio di Recoaro attraverso una riqualificazione del comprensorio termale. Il sindaco Franco Viero ha comunicato in Consiglio comunale che il CdA della “Terme di Recoaro”, nella seduta del 7 luglio, ha revocato il preliminare di accordo con la società “Due Torri". Per Viero «una conclusione sorprendente e incomprensibile a fronte del versamento di 600 mila euro. La fine della trattativa non rappresenta il fallimento del piano di rilancio. La società “Terme" ha il compito di attuare il piano della Regione per il rilancio di Recoaro».
Nel consiglio è stata approvata con i voti della maggioranza la mozione presentata dal consigliere di maggioranza Antonella Tomasi nella quale si invita «la Regione a sollecitare il Cda della “Terme di Recoaro" a riprendere al più presto le trattative con altri soggetti interessati». Respinta invece quella dell'opposizione che chiedeva al Consiglio «di esprime tramite votazione una richiesta alla Regione perché intervenga in modo da esonerare dall'incarico l'attuale presidente delle terme dott. Casa». L'opposizione, pur in un clima surriscaldato, ha fatto valere le sue ragioni. Per Gastone Caffini del Pd «La Regione deve azzerare l'intero Cda della per manifesta incapacità gestionale e progettuale. L'accordo con la "Due Torri" è stato un'azione da dilettanti allo sbaraglio. Il sindaco, anche in occasione della serata al teatro, ha alimentato assieme a Casa la lacerazione del tessuto sociale recoarese. Le sue colpe sono, per forma, peggiori di quelle di Casa. Le terme sono il problema di Recoaro che è passata, come presenze turistiche, da 109 mila nel 1999 a 58 mila nel 2007».
Franco Besco della Lega chiede che «Il presidente Casa venga esonerato dall'incarico. In occasione dell'accordo preliminare si erano usate parole forti per inibire qualsiasi possibilità di critica. In molti ci abbiamo sperato anche se pochi ci avevano creduto. Contestiamo quel clamore visto poi l'esito della trattativa. I 500 mila euro incassati dalle Terme nel giugno 2007 facevano evidentemente comodo poiché davano ossigeno alle disastrate casse e garantivano lo stipendio a dirigenti e amministratori».
Giuliano Ezzelini Storti di Rifondazione chiede: «dImissioni di Casa, del Cda delle Terme e dell'amministrazione comunale che ha perseverato nel progetto anche quando iniziava a dare segni di cedimento. Il sindaco si è accentrato la gestione di un problema e non lo ha risolto: dovrebbe dimettersi per onestà politica». Per Arnaldo Arnaldi, socialista, «Recoaro ha problemi seri, il primo è costituito dalle fonti. Fonti che si è cercato di risollevare mediante un'azienda incapace». Francesco Casa, presidente della “Terme", dichiara che «La trattativa con la “Due Torri" procede e ci sono concrete possibilità che vada in porto». Qual è la verità?

di Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza

RECOARO Proposte “salva Fonti” dopo l’addio Due Torri
L’opposizione apre “il libro dei sogni” sperando in un rilancio delle Terme
Proposte “salva Fonti” dopo l’addio Due Torri

Dopo il fallimento del progetto “Due Torri s. r. l.", il mondo politico recoarese progetta il futuro del comprensorio termale. Ricette diverse da partito a partito. Antonella Tomasi, capogruppo della lista civica di maggioranza, sostiene che «il Comune ha le mani legate perché non ha azioni della società Terme di Recoaro. Non le abbiamo perché, a metà degli anni '90, il sindaco Giorgio Trivelli non le ha volute. La Regione le aveva offerte ma non si è voluto compartecipare. Adesso non possiamo entrare in casa degli altri, è la Regione che può decidere. Bisogna ripartire dallo studio del Cuoa del 2002 che indicava l'integrazione fra capitale pubblico e privato. Sentiamo che è questo che vogliono sia la Regione che i cittadini».
L'idea di Gastone Caffini, capogruppo di Uniti nell'Ulivo è di «istituire da subito un tavolo, aperto a tutti, con la presenza delle forze politiche, dei commercianti, degli albergatori, degli artigiani di Recoaro. Dovranno partecipare anche l'Assessore regionale al patrimonio, i Consiglieri regionali vicentini, il Presidente della Provincia, i Consiglieri provinciali della vallata, il sindaco di Vicenza, i sindaci della vallata e il Presidente dell'associazione industriali di Vicenza. Occorre unire l'Istituto alberghiero e le Terme per creare un progetto ambizioso il cui culmine è rappresentato da una facoltà universitaria sul termalismo. Far divenire Recoaro parte integrante di quel percorso turistico che si sviluppa a Vicenza con l'arte e sui Colli Berici con l'enogastronomia».
Per Franco Besco, capogruppo della Lega, «bisogna cominciare dalla costruzione del Centro benessere accantonando inizialmente i progetti di ristrutturazione degli immobili. Una volta avviato il centro benessere, Recoaro potrebbe iniziare a richiamare turisti innescando una positiva reazione a catena. Il centro si può realizzare con la collaborazione tra Regione e privati, magari qualche banca. La gestione dovrebbe essere affidata agli albergatori recoaresi, riuniti in una associazione. Della ristrutturazione degli alberghi se ne potrebbero occupare i privati».
Giuliano Ezzelini Storti, capogruppo di Rifondazione, ha la sua soluzione: «Nei prossimi giorni presenteremo la nostra proposta al Comune e alle parti sociali. A grandi linee ciò che pensiamo si debba fare è: basta libro dei sogni , la cabinovia insegna. Il progetto Cuoa è superato dalla crisi economica. Bisogna dire stop al Centro benessere unico alle fonti e puntare su un turismo congressuale e basato sulla salute. Come proposto in passato dal Pd, fare in Regione una legge speciale per Recoaro».

«Troppo rischioso entrare nella s.p.a.»

Giorgio Trivelli, ex sindaco di Recoaro a metà degli anni '90, chiamato in causa da Antonella Tomasi per la mancata acquisizione di azioni della società Terme di Recoaro s. p. a. da parte del Comune, commenta: «All'epoca, e mi pare anche ai giorni nostri, le fonti producevano ogni anno un passivo notevole. Se il Comune avesse acquistato le azioni avrebbe avuto un aggravio d'oneri insostenibile. Le perdite, infatti, vengono ripianate sistematicamente dalla Regione e sarebbe toccato anche al Comune concorrere al ripiano annuale spendendo un sacco di soldi. Recoaro non ce l'avrebbe potuta fare. L'attuale amministrazione poteva acquisire azioni della "Terme" e rimediare alla mia scelta se lo avesse ritenuto utile ma nessuno lo ha fatto. Inoltre, il Comune è rappresentato dall'assessore al bilancio Giancarlo Lora nel CdA delle Terme». L. CRI

di Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza sabato 02 agosto 2008 provincia pag. 28

martedì 22 luglio 2008

L’assessore non arriva Buio fitto sulle Terme

RECOARO. Corsa contro il tempo per evitare di perdere i 600 mila euro versati dalla Due Torri

È saltata la riunione del Consiglio di amministrazione della “Terme di Recoaro s. p. a.". L'assessore regionale al bilancio Isi Coppola era attesa in paese per quella che sarebbe dovuta essere la giornata della verità per Recoaro e le sue terme. Invece, per motivi di salute, la Coppola non ha potuto essere presente e il tutto è stato rinviato a data da destinarsi. Sul piatto rimane il futuro sempre più incerto di Recoaro che al momento non vede nessun vero investimento.

Nel frattempo è stato convocato per domani sera il Consiglio comunale che era stato richiesto dai capigruppo dell'opposizione: Gastone Caffini del Pd, Franco Besco della Lega e Giuliano Ezzelini Storti di Rifondazione. Non sarà però un consiglio straordinario sulle terme, ma tra i vari punti all'ordine del giorno ci sarà anche l'affare fonti. Così sembra aver deciso il sindaco Franco Viero. Nella lettera giunta ai capigruppo dell'opposizione vi è anche un accenno alla questione fonti.
Il 7 luglio sarebbe stata cassata la richiesta di proroga fatta dalle Due Torri ma quel che è scritto, a detta di tutti e tre gli esponenti politici, è estremamente nebuloso ed è necessario fare chiarezza. Infatti le interpretazioni possono essere molteplici: c'è ancora lo spiraglio per una trattativa o le Due Torri sono crollate? In sostanza non è stata data una risposta definitiva, probabilmente si vuole evitare che la Due Torri impugni il compromesso.
Questo avrebbe un duplice effetto negativo: non poter mettere a bilancio i 600 mila euro già versati e impedire ad altre realtà interessate di farsi avanti. Il 30 giugno sembrava dovesse essere l'ultima occasione per capire se la società milanese Due Torri fosse realmente intenzionata ad investire a Recoaro. In quella data però in rappresentanza della società milanese si è presentato l'avvocato di Foggia Vincenzo Chirolli che fa parte di uno studio specialista in fallimenti. Più passa il tempo più la matassa risulta ingarbugliata.
Quel che è certo è che fra i recoaresi serpeggia ormai un sentimento di pessimismo misto a rassegnazione. La serata di oltre un anno fa al cinema Lux, quando per Recoaro sembrava che le cose stessero prendendo il verso giusto è ormai lontana.

LE CIFRE

600 MIGLIAIA VERSATI FINO AD OGGI

La Terme di Recoaro ha già incassato dalla Due Torri una caparra, a garanzia dell’impegno per portare a termine l’accordo che scadeva nel 2007.

4 MILIONI DI EURO PER L’AFFARE FONTI

È la cifra offerta dalla "Due Torri" di Milano, per riqualificare completamente il compendio termale creando un centro benessere ed assicurandosi la gestione.

di Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza martedì 22 luglio 2008 provincia pag. 26

mercoledì 16 luglio 2008

É iniziato il tesseramento!


Cliccando QUI potete leggere della presentazione della prima campagna di tesseramento del Partito Democratico.
Appena le tessere arrivano a Recoaro, si comincia anche da noi!

In piazzale Cabinovia...

La ditta che sta lavorando nella piazza della Cabinovia è stata multata L’area resta inaccessibile

Altro intoppo nei cantieri pubblici del centro termale. L’ispezione dell’altro giorno dei tecnici dello Spisal dell’Ulss 5 “Ovest Vicentino” ha riscontrato la presenza di un operaio romeno, senza permesso di soggiorno, in attività nel cantiere che sta rifacendo la piazza della Cabinovia.
L'appalto è gestito dalla ditta Sice Srl di Agrigento, che dallo scorso mese di aprile sta lavorando per cambiare completamente look alla piazza, ora completamente occupata dall’area di lavoro, sottraendo al pubblico un buon numero di posti auto.
Un paio di mesi fa, l’Amministrazione aveva ipotizzato la sospensione dei lavori nei mesi di luglio e di agosto, per dare la possibilità ai turisti di posteggiare.
Ma ciò non si è verificato. La piazza rimane recintata e l'accesso è vietato. Ora il cantiere è deserto, ma l’attività potrà riprendere appena la ditta avrà regolarizzato la posizione del romeno, con il pagamento di una sanzione di 2 mila euro e l'ottenimento dei requisiti per il soggiorno del cittadino straniero.
Si tratta di un altro intoppo ai danni delle opere pubbliche in esecuzione. Basti pensare alla frana di Fonte Abelina, all'interruzione della fornitura del gas a seguito di un colpo di ruspa ed al sequestro dei depositi di via Fornace e lungo l'Agno.

Luigi Centomo
dal Giornale di Vicenza di mercoledì 16 Luglio 2008

martedì 15 luglio 2008

Terme in Consiglio Comunale

La minoranza chiama il sindaco
Terme in Consiglio

I consiglieri dell'opposizione chiedono la convocazione di un consiglio comunale straordinario perché il sindaco Franco Viero riferisca quello che sa sull’affare Fonti.Dall'intervista con Francesco Casa, presidente di Terme di Recoaro, era emerso che il sindaco aveva seguito costantemente l'evolversi dell'affare terme presiedendo alle riunioni più significative con la società “R. E. Due Torri s. r. l.". Per Franco Besco della Lega «Viero deve fare una comunicazione ufficiale e il dottor Casa dovrebbe ammettere i propri errori che hanno provocato un grave danno, anche di immagine, al paese». Per Giuliano Ezzelini Storti di Rifondazione «il Comune ha violato il rispetto istituzionale. Sulle fonti si gioca il futuro di Recoaro». Caffini del Pd afferma che è «giunto il momento che il sindaco dica ciò che sa».L. CRI
Il Giornale di Vicenza del 15 Agosto 2008

giovedì 10 luglio 2008

Rizzato «Quanto An sosterrà ancora Casa?»

RECOARO Rizzato «Quanto An sosterrà ancora Casa?»

La notizia che la Due Torri potrebbe lasciare l’affare Terme e magari passare la palla ad un altro acquirente non lascia sorpreso il consigliere regionale del Pd Claudio Rizzato che afferma: «È significativo che anche la Lega Nord mostri preoccupazione e incertezza per la situazione venutasi a creare con la società “R. E. Due Torri”».
Il consigliere regionale aggiunge anche che «quando sarà chiarito se la Due Torri sarà in grado di far fronte agli impegni presi, bisognerà capire se l'assessore Isi Coppola e il gruppo di Alleanza Nazionale sosterranno ancora l'azione del presidente di “Terme di Recoaro s. p. a.” Francesco Casa».

Un altro punto sul quale Rizzato punta l'indice è «il silenzio del sindaco Franco Viero. A mio modo di vedere è inspiegabile. Dovrebbe perlomeno far capire alla popolazione se è preoccupato o se le cose stanno andando nella giusta direzione».
Francesco Casa, presidente di “Terme di Recoaro s. p. a.", non si smuove di un millimetro alla notizia che tutto potrebbe cambiare e dal canto suo afferma che «non è cambiato nulla in questi ultimi giorni. Stiamo aspettando le garanzie della Due Torri. Se arriveranno andremo avanti con loro, altrimenti dovremo pensare ad un cambiamento di partner». Che problema c’è? L.C.

Il Giornale di Vicenza
mercoledì 09 luglio 2008 provincia pag. 23

La Due Torri tira il freno e la Lega attacca le Fonti

RECOARO. Il consigliere Besco del Carroccio: «Nessuno ha verificato la solidità finanziaria, Casa si deve dimettere»
La Due Torri tira il freno e la Lega attacca le Fonti

Sull'affare terme la società “R. E. Due Torri" tira il freno a mano, almeno stando alle dichiarazioni del consigliere comunale leghista Franco Besco che attacca: «Basta proroghe. Bisogna procedere nell'individuazione di operatori seri e della zona». L'esponente leghista, tramite Luciano Todaro, membro del Consiglio di amministrazione di “Terme di Recoaro spa” , sostiene che «già il 20 giugno la Due Torri aveva richiesto un incontro con il Consiglio di amministrazione delle Terme, lasciando intendere che non era in grado di onorare l'impegno assunto.

Il 30 giugno, invece dei legali rappresentanti della Due Torri, si è presentato l'avvocato di Foggia Vincenzo Chirolli che fa parte di uno studio specialista in fallimenti. Le proposte sono state due: presentare garanzie per i rimanenti 3 milioni e 400 mila euro con obbligazioni di una società terza o offrire al migliore offerente la possibilità di subentro, previo versamento alla Due Torri di almeno 1 milione 500 mila euro quale rimborso per quanto giò versato e per coprire le esposizioni bancarie e le consulenze sostenute».
Besco prosegue chiedendosi se «una volta avuto il primo contatto con questa cordata, si è provveduto a verificare se ci fosse una realtà industriale, immobiliare o di professionisti del settore turistico. Si è poi provveduto a verificare le vere intenzioni della Due Torri e con quali mezzi avrebbe affrontato un impegno economico così oneroso?».
Qui il discorso si sposta sulla reale consistenza economica della società Due Torri, creata ad hoc il 4 giugno 2007, che, alla data del 28 giugno 2007, giorno della serata di presentazione del progetto di riqualificazione del comprensorio termale, era di 10 mila e 200 euro di cui 2 mila 550 versati. Al momento del compromesso la “Terme di Recoaro” ha incassato 500 mila euro, coprendo parte delle perdite di esercizio ma, sostiene Besco, «non preoccupandosi di verificare la solidità dell'acquirente attivando le fideiussioni, bancarie o assicurative, come ogni buon professionista dovrebbe chiedere. Nel frattempo non si sono più avute notizie se non quella della richiesta di proroga al 30 giugno 2008, con il versamento di 100 mila euro nell'attesa del rogito definitivo».
«Il presidente Casa dovrebbe dimettersi - insiste Besco - per come ha gestito tutta la vicenda. E il sindaco avrebbe potuto evitare la sceneggiata elettorale del 28 giugno 2007 quando presentò il progetto Fonti a teatro».

Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza
mercoledì 09 luglio 2008 provincia pag. 23

domenica 6 luglio 2008

Tre articoli in un colpo solo sulle fonti

Recoaro - Fumata nera sulle Fonti e il Pd attacca il sindaco
RECOARO. Giornata interlocutoria sull’affare Terme che diventa questione politica
Fumata nera sulle Fonti e il Pd attacca il sindaco

Ancora nessuna novità sull'affare terme. Una giornata che il presidente di "Terme di Recoaro s. p. a." Francesco Casa definisce «interlocutoria poiché, fino al 21 luglio, data nella quale è prevista l'assemblea dei soci, ogni giorno potrebbe essere decisivo per risolvere l'ingarbugliata matassa. Si aspettano con relativa tranquillità le garanzie di copertura finanziaria da parte della "R. E. Due Torri». Anche dallo studio notarile Carraro di Schio, dove il 30 giugno avrebbe dovuto aver luogo la stipula del contratto, non giunge nessun segnale di novità.
Ma a Recoaro l'opposizione si è stancata di questo stato di cose.
Il consigliere provinciale del Pd Pietro Maria Collareda e il capogruppo del Pd in consiglio comunale Gastone Caffini si fanno interpreti del malcontento derivante da questa lunga telenovela. Entrambi sostengono che «occorre una strategia comune a livello di Regione, Provincia e Comune per salvare Recoaro. Comunque vada a finire la vicenda di questi giorni è necessario per il bene della località termale sedersi attorno a un tavolo che riunisca i sindaci della vallata, gli industriali, il sindacato, il Presidente della Provincia, il sindaco di Vicenza, dal quale emerga un gruppo di persone capaci, con idee chiare, che amano Recoaro».
«Il sindaco Franco Viero deve dire ciò che sa, vogliamo che l'assessore regionale al bilancio Isi Coppola venga presto a Recoaro per rendersi conto della situazione. È giunta l'ora di una amministrazione comunale aperta e di dare spazio a manager competenti e svincolati da legami politici».
Si associa a questo appello anche il consigliere comunale di opposizione Arnaldo Arnaldi. Per quanto concerne la Provincia Pietro Maria Collareda intravede buoni orizzonti perché «già nel caso dell'Istituto alberghiero Artusi si è trovata una maggioranza trasversale formata da Lega, Udc, alcuni esponenti di Forza Italia e, ovviamente, dal Pd».
Gastone Caffini ribadisce che «se il sindaco Viero è stato impegnato nella risoluzione dell'affare terme, in consiglio comunale non è mai stato riferito nulla».

di Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza sabato 05 luglio 2008 provincia pag. 34

Recoaro Intervista al Presidente di Terme di Recoaro S.p.A.
«C’è interesse reale per le nostre Terme»

Il Presidente di “Terme di Recoaro s. p. a." Francesco Casa si augura che «questo sia il mese nel quale l'affare terme andrà a buon fine», giudica comunque «positivo il fatto di avere già incassato 600 mila euro, una boccata d'ossigeno per le casse della società».
Presidente Casa, venerdì 4 luglio cosa accadrà?
Stiamo aspettando di vedere le garanzie che la società “R. E. Due Torri s. r. l. ci darà. Il Consiglio di Amministrazione di Terme di Recoaro si riunirà per valutarle e, successivamente, il 21 luglio l'assemblea dei soci, che per quella data è stata già da tempo convocata, darà il suo parere.
La società milanese "R. E. Due Torri" è affidabile?

In questo anno ho lavorato a stretto contatto con queste persone che sono venute a Recoaro più volte. Abbiamo anche visitato assieme gli stabilimenti di Merano e Bibione. Da questo comportamento mi pare di poter affermare che l'interesse sia reale. Per il 30 giugno era tutto pronto, alle 11 avevamo appuntamento dal notaio Carraro a Schio. Sono sopraggiunti all'ultimo degli spostamenti di quote societarie che hanno reso inevitabile il rinvio.
In questo ultimo anno è stato accusato di non aver adeguatamente comunicato, sia in regione che in paese, la situazione reale dell'affare terme.
Non ho comunicato perché non c'era niente da dire. Le istituzioni a Venezia erano informate, chi doveva sapere sapeva. Ho avvisato il 27 dicembre che, per la data prefissata del 31 dicembre, non si sarebbe concluso l'affare. Una volta stabilito che il nuovo termine era il 30 giugno, non vedo cosa dovessi comunicare. Anche l'audizione del 24 giugno in Regione è stata inutile, come potevo sapere le cose prima che avvenissero? Non sono mica Gesù Cristo. A Recoaro poi tutti sapevano, la gente parla. Non c'era bisogno di comunicati ufficiali. Il sindaco Franco Viero è sempre stato presente alle riunioni importanti fatte con "Due Torri", avrà poi riferito a chi di dovere.
Se l'affare fonti saltasse la Terme di Recoaro avrebbe preso una cantonata?
Ben vengano le cantonate che ci lasciano 600 mila euro in eredità. Quei soldi sono comunque una boccata d'ossigeno per le casse della società.
Il fatto che si parli tanto delle fonti in questo ultimo periodo è un bene o un male?
Parlare prima di fare le cose è un errore. Non penso che alla società Due Torri faccia piacere. Se le cose andassero male tuttavia, il fatto di averne parlato, potrebbe creare interesse per nuovi futuri acquirenti.

FRANCESCO CASA
Il Giornale di Vicenza - mercoledì 02 luglio 2008 provincia pag. 27

Terme di Recoaro Fonti, l’affare non è fatto Giallo sui conti Due Torri

L’ACQUISTO. Non sono bastate quattro ore di trattativa per sciogliere i dubbi sulla consistenza della spa milanese
Fonti, l’affare non è fatto Giallo sui conti Due Torri

Giallo sui conti della R. E. Due Torri s.p.a. che ieri ha fatto richiesta di rinvio per la stipula del contratto di appalto, mentre dall’altra parte la “Terme di Recoaro” vuole vederci chiaro e ha replicato chiedendo che le garanzie vengano dimostrate entro il 4 luglio.
Il 30 giugno, data più volte evocata come vero e proprio spartiacque per il futuro di Recoaro e del suo comprensorio termale, ha rappresentato un nulla di fatto. La società “R. E. Due Torri” ha chiesto un rinvio fino al 30 settembre per la stipula del contratto di appalto. Il consiglio di amministrazione della “Terme di Recoaro“ ha concesso la proroga purchè, entro venerdì 4 luglio, la “R. E. Due Torri" presenti dei titoli a garanzia del valore di 3 milioni e 400 mila euro, altrimenti l’intero affare salterà per sempre.

Questa cifra, sommata a quella già versata di 600 mila euro, darebbe quei 4 milioni di euro che la società si era impegnata a versare. La giornata di ieri anziché essere stata decisiva, si è rivelata interlocutoria e aggiunge preoccupazione e insicurezza sul futuro di Recoaro e delle sue fonti.
I consiglieri vicentini del Pd Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella fanno notare che «si confermano le preoccupazioni sulla volontà di portare a compimento questa operazione». La seduta della Commissione Bilancio del Consiglio regionale della settimana scorsa non aveva sciolto i dubbi sull'affare fonti.
Nell'occasione Francesco Casa, presidente della “Recoaro Terme s. p. a." non era stato infatti in grado di fornire indicazioni precise sul futuro delle terme, un futuro che rimane, oggi più che mai, incerto. Sono costretti a trattenere per qualche altro giorno il fiato tutti i cittadini che, il 28 giugno dello scorso anno, avevano gremito il teatro Lux fiduciosi che per Recoaro fosse giunto il momento di guardare al futuro con ottimismo.
Invece no, tutto ancora in sospeso. Il consigliere regionale Claudio Rizzato, già in occasione dell'audizione della settimana scorsa, aveva detto la sua sul giallo del reale peso economico della società milanese: «La perplessità legata alla società “Due Torri” e al suo capitale sociale irrisorio mi preoccupa».
Perplessità che si era rafforzata visto che in un anno sono stati versati solo 600 mila euro che avrebbero dovuto fungere da garanzia per il mantenimento dell'accordo: “troppo pochi" secondo il consigliere regionale. Dopo un anno di silenzi, quindi, l'audizione non aveva rassicurato i consiglieri regionali, Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella, in particolare, che l'avevano richiesta in prima persona. Dalle loro dichiarazioni si evince che “Terme di Recoaro s. p. a.”, pur essendo un'azienda per il 99,9% di proprietà della Regione, non avrebbe comunicato nulla a Venezia, per un intero lungo anno. Anche in Comune le cose non sono andate meglio visto che il consigliere Gastone Caffini ha più volte fatto notare che «il consiglio di amministrazione di “Terme di Recoaro s. p. a.” non ha mai comunicato con il Comune nonostante l'assessore al bilancio Giancarlo Lora sia anche vicepresidente della società in questione».

Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza - martedì 01 luglio 2008 provincia pag. 30

sabato 14 giugno 2008

L’Artusi dipende dall’affare delle fonti

Dal Giornale di Vicenza di Venerdì 13 Giugno 2008
L’Artusi dipende dall’affare delle fonti

«Bisogna pensare in grande. Recoaro può non solo mantenere l’ormai storico Istituto alberghiero “Artusi”, ma anche puntare ad ospitare un corso di laurea specialistico che sposi la vocazione termale». Ad affermarlo è il consigliere regionale Claudio Rizzato, ottimista sul futuro di Recoaro. Il tutto è collegato ad un esito positivo “dell’affare fonti”. Per il consigliere provinciale Pietro Maria Collareda, «Recoaro è con Asiago, Tonezza e Castelfranco una realtà consolidata: per altri non c’è posto. Se dovesse cominciare un’emorragia con corsi spostati a Vicenza sarebbe l’inizio della fine». Nel recente passato in provincia c’è stato un sostegno trasversale all’alberghiero che ha coinvolto il Pd, la Lega, l’ Udc e alcuni esponenti di Forza Italia.
Claudio Rizzato mette in evidenza che «in una società come la nostra quello che conta è offrire un prodotto di alta qualità. La gente si sposta volentieri, se ne vale la pena. È sbagliata la logica dell’accentramento a tutti i costi. Recoaro, per adesso, ha salvato il suo istituto ma deve assolutamente rilanciarsi per garantirsi il futuro che merita». La raccolta firme del consigliere provinciale di Forza Italia Roberto Cattaneo per portare a Vicenza la scuola non sembra preoccupare i recoaresi.

venerdì 13 giugno 2008

Il rilancio delle Terme? Tutto fermo da un anno

RECOARO. Il Pd in assemblea fa il punto della situazione sugli accordi da realizzare
Il rilancio delle Terme? Tutto fermo da un anno
«Da febbraio 2007 la società è in silenzio». I consiglieri regionali chiedono un’audizione a Venezia
«Il 30 giugno scade la stipula del contratto per il centro benessere e piscina»


di Luigi Cristina
È passato un anno dal 20 giugno 2007, quando le società “Terme di Recoaro spa” e “R. E. Due Torri srl” sottoscrissero l’accordo preliminare per il rilancio dell'intero comprensorio termale e ancora tutto è fermo. Ora mancano non più di due settimane alla data più importante per Recoaro: il 30 giugno, infatti scadrà il termine con “Due Torri” per il rilancio delle terme. Il 30 giugno è, infatti, l'ultima data utile per stipulare il contratto di appalto. L'appalto prevede che i fondi per la riqualificazione delle terme giungano da tre canali.
Il primo consiste nella vendita dell'hotel Dolomiti, dell' albergo Giorgetti e di villa Tonello per la cifra di quattro milioni di euro. Il secondo prevede contributi tramite la Regione dei fondi comunitari. Il terzo, l'investimento della “Due Torri” che avrà poi in gestione trentennale il tutto. Aspetti che devono essere però definiti nel contratto del 30 giugno.
Per quanto riguarda i tre immobili, la vendita è già avvenuta ma deve essere formalizzata entro il 20 giugno dal notaio.
Nel frattempo i consiglieri regionali Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella, presenti alle Terme con il sindaco di Vicenza Achille Variati, per fare il punto della situazione, hanno chiesto la convocazione, prima del 30 giugno, della Prima commissione regionale per un'audizione con i vertici della “Terme di Recoaro spa” in quanto dal 13 febbraio 2007, data dell'ultima audizione, a detta del Pd, la società non avrebbe più comunicato nulla.
Secondo il consigliere regionale del Pd Claudio Rizzato: «Le informazioni dovrebbero arrivare dal consiglio di amministrazione ma in realtà a Venezia di quello che accade a Recoaro si sa poco o nulla».
Gli fa eco il consigliere comunale Gastone Caffini: «Il consiglio di amministrazione di “Terme di Recoaro spa” non comunica con il consiglio comunale nonostante l'assessore al bilancio, Giancarlo Lora, sia anche vicepresidente della società. In consiglio l'opposizione di centro sinistra ha più volte sollevato l'argomento ma in cambio ha ricevuto solo risposte vaghe».
Tra le opere previste: centro benessere e piscina; infrastrutture necessarie per il rilancio dell’unica stazione termale montana provinciale. La promessa inaugurazione per Natale.

(Dal GIornale di Vicenza di venerdì 13 giugno 2008 link)

venerdì 6 giugno 2008

Insieme cambiamo Recoaro

Incontro con

ACHILLE VARIATI

SINDACO DI VICENZA

“UNITI SI PUÒ CREARE UN MODELLO DIVERSO”

CLAUDIO RIZZATO

GIUSEPPE BERLATO SELLA

CONSIGLIERI REGIONALI

“IL FUTURO DELLE FONTI DI RECOARO”

PIETRO MARIA COLLAREDA

CONSIGLIERE PROVINCIALE

“IL FUTURO DELL’ISTITUTO ALBERGHIERO”

MERCOLEDÌ 11 GIUGNO 2008 – ORE 20,30

PRESSO LA SALA CONGRESSI

SOPRA LA COOP DI RECOARO TERME


per il volantino clicca qui.

martedì 3 giugno 2008

Riunione di giovedì 5 giugno 2008

Il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova giovedì 5 giugno, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso) con il seguente ordine del giorno:

  • Distribuzione del volantino sulla serata con Variati
  • Discussione della scaletta della serata
  • Successive azioni del PD recoarese

Sulla colonna di destra potete leggere anche il volantino dell'incontro con Achille Variati. Spargete la voce!

A giovedì!

lunedì 19 maggio 2008

I Volantini sono online!

Sulla colonna di destra trovate tutti i volantini del Partito Democratico di Recoaro Terme!

venerdì 16 maggio 2008

RIunone di giovedì 22 maggio 2008

Carissimi,

il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova giovedì 22 maggio, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso) con il seguente ordine del giorno:

  • Distribuzione del secondo volantino (sull'Istituto Alberghiero)
  • Discussione sul terzo volantino
  • Organizzazione della serata in programma
Ci vediamo giovedì!

sabato 26 aprile 2008

Riunione giovedì 8 maggio

Il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova giovedì 8 maggio, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso) con il seguente ordine del giorno:

  • Distribuzione del secondo volantino (sull'Istituto Alberghiero)
  • Discussione sul terzo volantino
  • Organizzazione della serata in programma

giovedì 24 aprile 2008

25 aprile

«Il 25 Aprile è la festa di tutti gli italiani, per ricordare il giorno in cui è stata restituita la libertà di dire ciò che si pensa, la libertà di votare, la libertà di stare in un partito, di fare un sindacato e di essere ebrei senza finire in un campo di sterminio. Non ci deve essere nessun italiano che considera questo giorno altro che una festa di tutti gli italiani, la festa della Liberazione».
(W. Veltroni)

mercoledì 23 aprile 2008

Riunione giovedì 24

Il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova nella sua sede in via Btg Romeo (Vicino ex-Esso)
giovedì 24 aprile alle ore 20:00