domenica 6 luglio 2008

Tre articoli in un colpo solo sulle fonti

Recoaro - Fumata nera sulle Fonti e il Pd attacca il sindaco
RECOARO. Giornata interlocutoria sull’affare Terme che diventa questione politica
Fumata nera sulle Fonti e il Pd attacca il sindaco

Ancora nessuna novità sull'affare terme. Una giornata che il presidente di "Terme di Recoaro s. p. a." Francesco Casa definisce «interlocutoria poiché, fino al 21 luglio, data nella quale è prevista l'assemblea dei soci, ogni giorno potrebbe essere decisivo per risolvere l'ingarbugliata matassa. Si aspettano con relativa tranquillità le garanzie di copertura finanziaria da parte della "R. E. Due Torri». Anche dallo studio notarile Carraro di Schio, dove il 30 giugno avrebbe dovuto aver luogo la stipula del contratto, non giunge nessun segnale di novità.
Ma a Recoaro l'opposizione si è stancata di questo stato di cose.
Il consigliere provinciale del Pd Pietro Maria Collareda e il capogruppo del Pd in consiglio comunale Gastone Caffini si fanno interpreti del malcontento derivante da questa lunga telenovela. Entrambi sostengono che «occorre una strategia comune a livello di Regione, Provincia e Comune per salvare Recoaro. Comunque vada a finire la vicenda di questi giorni è necessario per il bene della località termale sedersi attorno a un tavolo che riunisca i sindaci della vallata, gli industriali, il sindacato, il Presidente della Provincia, il sindaco di Vicenza, dal quale emerga un gruppo di persone capaci, con idee chiare, che amano Recoaro».
«Il sindaco Franco Viero deve dire ciò che sa, vogliamo che l'assessore regionale al bilancio Isi Coppola venga presto a Recoaro per rendersi conto della situazione. È giunta l'ora di una amministrazione comunale aperta e di dare spazio a manager competenti e svincolati da legami politici».
Si associa a questo appello anche il consigliere comunale di opposizione Arnaldo Arnaldi. Per quanto concerne la Provincia Pietro Maria Collareda intravede buoni orizzonti perché «già nel caso dell'Istituto alberghiero Artusi si è trovata una maggioranza trasversale formata da Lega, Udc, alcuni esponenti di Forza Italia e, ovviamente, dal Pd».
Gastone Caffini ribadisce che «se il sindaco Viero è stato impegnato nella risoluzione dell'affare terme, in consiglio comunale non è mai stato riferito nulla».

di Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza sabato 05 luglio 2008 provincia pag. 34

Recoaro Intervista al Presidente di Terme di Recoaro S.p.A.
«C’è interesse reale per le nostre Terme»

Il Presidente di “Terme di Recoaro s. p. a." Francesco Casa si augura che «questo sia il mese nel quale l'affare terme andrà a buon fine», giudica comunque «positivo il fatto di avere già incassato 600 mila euro, una boccata d'ossigeno per le casse della società».
Presidente Casa, venerdì 4 luglio cosa accadrà?
Stiamo aspettando di vedere le garanzie che la società “R. E. Due Torri s. r. l. ci darà. Il Consiglio di Amministrazione di Terme di Recoaro si riunirà per valutarle e, successivamente, il 21 luglio l'assemblea dei soci, che per quella data è stata già da tempo convocata, darà il suo parere.
La società milanese "R. E. Due Torri" è affidabile?

In questo anno ho lavorato a stretto contatto con queste persone che sono venute a Recoaro più volte. Abbiamo anche visitato assieme gli stabilimenti di Merano e Bibione. Da questo comportamento mi pare di poter affermare che l'interesse sia reale. Per il 30 giugno era tutto pronto, alle 11 avevamo appuntamento dal notaio Carraro a Schio. Sono sopraggiunti all'ultimo degli spostamenti di quote societarie che hanno reso inevitabile il rinvio.
In questo ultimo anno è stato accusato di non aver adeguatamente comunicato, sia in regione che in paese, la situazione reale dell'affare terme.
Non ho comunicato perché non c'era niente da dire. Le istituzioni a Venezia erano informate, chi doveva sapere sapeva. Ho avvisato il 27 dicembre che, per la data prefissata del 31 dicembre, non si sarebbe concluso l'affare. Una volta stabilito che il nuovo termine era il 30 giugno, non vedo cosa dovessi comunicare. Anche l'audizione del 24 giugno in Regione è stata inutile, come potevo sapere le cose prima che avvenissero? Non sono mica Gesù Cristo. A Recoaro poi tutti sapevano, la gente parla. Non c'era bisogno di comunicati ufficiali. Il sindaco Franco Viero è sempre stato presente alle riunioni importanti fatte con "Due Torri", avrà poi riferito a chi di dovere.
Se l'affare fonti saltasse la Terme di Recoaro avrebbe preso una cantonata?
Ben vengano le cantonate che ci lasciano 600 mila euro in eredità. Quei soldi sono comunque una boccata d'ossigeno per le casse della società.
Il fatto che si parli tanto delle fonti in questo ultimo periodo è un bene o un male?
Parlare prima di fare le cose è un errore. Non penso che alla società Due Torri faccia piacere. Se le cose andassero male tuttavia, il fatto di averne parlato, potrebbe creare interesse per nuovi futuri acquirenti.

FRANCESCO CASA
Il Giornale di Vicenza - mercoledì 02 luglio 2008 provincia pag. 27

Terme di Recoaro Fonti, l’affare non è fatto Giallo sui conti Due Torri

L’ACQUISTO. Non sono bastate quattro ore di trattativa per sciogliere i dubbi sulla consistenza della spa milanese
Fonti, l’affare non è fatto Giallo sui conti Due Torri

Giallo sui conti della R. E. Due Torri s.p.a. che ieri ha fatto richiesta di rinvio per la stipula del contratto di appalto, mentre dall’altra parte la “Terme di Recoaro” vuole vederci chiaro e ha replicato chiedendo che le garanzie vengano dimostrate entro il 4 luglio.
Il 30 giugno, data più volte evocata come vero e proprio spartiacque per il futuro di Recoaro e del suo comprensorio termale, ha rappresentato un nulla di fatto. La società “R. E. Due Torri” ha chiesto un rinvio fino al 30 settembre per la stipula del contratto di appalto. Il consiglio di amministrazione della “Terme di Recoaro“ ha concesso la proroga purchè, entro venerdì 4 luglio, la “R. E. Due Torri" presenti dei titoli a garanzia del valore di 3 milioni e 400 mila euro, altrimenti l’intero affare salterà per sempre.

Questa cifra, sommata a quella già versata di 600 mila euro, darebbe quei 4 milioni di euro che la società si era impegnata a versare. La giornata di ieri anziché essere stata decisiva, si è rivelata interlocutoria e aggiunge preoccupazione e insicurezza sul futuro di Recoaro e delle sue fonti.
I consiglieri vicentini del Pd Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella fanno notare che «si confermano le preoccupazioni sulla volontà di portare a compimento questa operazione». La seduta della Commissione Bilancio del Consiglio regionale della settimana scorsa non aveva sciolto i dubbi sull'affare fonti.
Nell'occasione Francesco Casa, presidente della “Recoaro Terme s. p. a." non era stato infatti in grado di fornire indicazioni precise sul futuro delle terme, un futuro che rimane, oggi più che mai, incerto. Sono costretti a trattenere per qualche altro giorno il fiato tutti i cittadini che, il 28 giugno dello scorso anno, avevano gremito il teatro Lux fiduciosi che per Recoaro fosse giunto il momento di guardare al futuro con ottimismo.
Invece no, tutto ancora in sospeso. Il consigliere regionale Claudio Rizzato, già in occasione dell'audizione della settimana scorsa, aveva detto la sua sul giallo del reale peso economico della società milanese: «La perplessità legata alla società “Due Torri” e al suo capitale sociale irrisorio mi preoccupa».
Perplessità che si era rafforzata visto che in un anno sono stati versati solo 600 mila euro che avrebbero dovuto fungere da garanzia per il mantenimento dell'accordo: “troppo pochi" secondo il consigliere regionale. Dopo un anno di silenzi, quindi, l'audizione non aveva rassicurato i consiglieri regionali, Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella, in particolare, che l'avevano richiesta in prima persona. Dalle loro dichiarazioni si evince che “Terme di Recoaro s. p. a.”, pur essendo un'azienda per il 99,9% di proprietà della Regione, non avrebbe comunicato nulla a Venezia, per un intero lungo anno. Anche in Comune le cose non sono andate meglio visto che il consigliere Gastone Caffini ha più volte fatto notare che «il consiglio di amministrazione di “Terme di Recoaro s. p. a.” non ha mai comunicato con il Comune nonostante l'assessore al bilancio Giancarlo Lora sia anche vicepresidente della società in questione».

Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza - martedì 01 luglio 2008 provincia pag. 30

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