martedì 22 luglio 2008

L’assessore non arriva Buio fitto sulle Terme

RECOARO. Corsa contro il tempo per evitare di perdere i 600 mila euro versati dalla Due Torri

È saltata la riunione del Consiglio di amministrazione della “Terme di Recoaro s. p. a.". L'assessore regionale al bilancio Isi Coppola era attesa in paese per quella che sarebbe dovuta essere la giornata della verità per Recoaro e le sue terme. Invece, per motivi di salute, la Coppola non ha potuto essere presente e il tutto è stato rinviato a data da destinarsi. Sul piatto rimane il futuro sempre più incerto di Recoaro che al momento non vede nessun vero investimento.

Nel frattempo è stato convocato per domani sera il Consiglio comunale che era stato richiesto dai capigruppo dell'opposizione: Gastone Caffini del Pd, Franco Besco della Lega e Giuliano Ezzelini Storti di Rifondazione. Non sarà però un consiglio straordinario sulle terme, ma tra i vari punti all'ordine del giorno ci sarà anche l'affare fonti. Così sembra aver deciso il sindaco Franco Viero. Nella lettera giunta ai capigruppo dell'opposizione vi è anche un accenno alla questione fonti.
Il 7 luglio sarebbe stata cassata la richiesta di proroga fatta dalle Due Torri ma quel che è scritto, a detta di tutti e tre gli esponenti politici, è estremamente nebuloso ed è necessario fare chiarezza. Infatti le interpretazioni possono essere molteplici: c'è ancora lo spiraglio per una trattativa o le Due Torri sono crollate? In sostanza non è stata data una risposta definitiva, probabilmente si vuole evitare che la Due Torri impugni il compromesso.
Questo avrebbe un duplice effetto negativo: non poter mettere a bilancio i 600 mila euro già versati e impedire ad altre realtà interessate di farsi avanti. Il 30 giugno sembrava dovesse essere l'ultima occasione per capire se la società milanese Due Torri fosse realmente intenzionata ad investire a Recoaro. In quella data però in rappresentanza della società milanese si è presentato l'avvocato di Foggia Vincenzo Chirolli che fa parte di uno studio specialista in fallimenti. Più passa il tempo più la matassa risulta ingarbugliata.
Quel che è certo è che fra i recoaresi serpeggia ormai un sentimento di pessimismo misto a rassegnazione. La serata di oltre un anno fa al cinema Lux, quando per Recoaro sembrava che le cose stessero prendendo il verso giusto è ormai lontana.

LE CIFRE

600 MIGLIAIA VERSATI FINO AD OGGI

La Terme di Recoaro ha già incassato dalla Due Torri una caparra, a garanzia dell’impegno per portare a termine l’accordo che scadeva nel 2007.

4 MILIONI DI EURO PER L’AFFARE FONTI

È la cifra offerta dalla "Due Torri" di Milano, per riqualificare completamente il compendio termale creando un centro benessere ed assicurandosi la gestione.

di Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza martedì 22 luglio 2008 provincia pag. 26

mercoledì 16 luglio 2008

É iniziato il tesseramento!


Cliccando QUI potete leggere della presentazione della prima campagna di tesseramento del Partito Democratico.
Appena le tessere arrivano a Recoaro, si comincia anche da noi!

In piazzale Cabinovia...

La ditta che sta lavorando nella piazza della Cabinovia è stata multata L’area resta inaccessibile

Altro intoppo nei cantieri pubblici del centro termale. L’ispezione dell’altro giorno dei tecnici dello Spisal dell’Ulss 5 “Ovest Vicentino” ha riscontrato la presenza di un operaio romeno, senza permesso di soggiorno, in attività nel cantiere che sta rifacendo la piazza della Cabinovia.
L'appalto è gestito dalla ditta Sice Srl di Agrigento, che dallo scorso mese di aprile sta lavorando per cambiare completamente look alla piazza, ora completamente occupata dall’area di lavoro, sottraendo al pubblico un buon numero di posti auto.
Un paio di mesi fa, l’Amministrazione aveva ipotizzato la sospensione dei lavori nei mesi di luglio e di agosto, per dare la possibilità ai turisti di posteggiare.
Ma ciò non si è verificato. La piazza rimane recintata e l'accesso è vietato. Ora il cantiere è deserto, ma l’attività potrà riprendere appena la ditta avrà regolarizzato la posizione del romeno, con il pagamento di una sanzione di 2 mila euro e l'ottenimento dei requisiti per il soggiorno del cittadino straniero.
Si tratta di un altro intoppo ai danni delle opere pubbliche in esecuzione. Basti pensare alla frana di Fonte Abelina, all'interruzione della fornitura del gas a seguito di un colpo di ruspa ed al sequestro dei depositi di via Fornace e lungo l'Agno.

Luigi Centomo
dal Giornale di Vicenza di mercoledì 16 Luglio 2008

martedì 15 luglio 2008

Terme in Consiglio Comunale

La minoranza chiama il sindaco
Terme in Consiglio

I consiglieri dell'opposizione chiedono la convocazione di un consiglio comunale straordinario perché il sindaco Franco Viero riferisca quello che sa sull’affare Fonti.Dall'intervista con Francesco Casa, presidente di Terme di Recoaro, era emerso che il sindaco aveva seguito costantemente l'evolversi dell'affare terme presiedendo alle riunioni più significative con la società “R. E. Due Torri s. r. l.". Per Franco Besco della Lega «Viero deve fare una comunicazione ufficiale e il dottor Casa dovrebbe ammettere i propri errori che hanno provocato un grave danno, anche di immagine, al paese». Per Giuliano Ezzelini Storti di Rifondazione «il Comune ha violato il rispetto istituzionale. Sulle fonti si gioca il futuro di Recoaro». Caffini del Pd afferma che è «giunto il momento che il sindaco dica ciò che sa».L. CRI
Il Giornale di Vicenza del 15 Agosto 2008

giovedì 10 luglio 2008

Rizzato «Quanto An sosterrà ancora Casa?»

RECOARO Rizzato «Quanto An sosterrà ancora Casa?»

La notizia che la Due Torri potrebbe lasciare l’affare Terme e magari passare la palla ad un altro acquirente non lascia sorpreso il consigliere regionale del Pd Claudio Rizzato che afferma: «È significativo che anche la Lega Nord mostri preoccupazione e incertezza per la situazione venutasi a creare con la società “R. E. Due Torri”».
Il consigliere regionale aggiunge anche che «quando sarà chiarito se la Due Torri sarà in grado di far fronte agli impegni presi, bisognerà capire se l'assessore Isi Coppola e il gruppo di Alleanza Nazionale sosterranno ancora l'azione del presidente di “Terme di Recoaro s. p. a.” Francesco Casa».

Un altro punto sul quale Rizzato punta l'indice è «il silenzio del sindaco Franco Viero. A mio modo di vedere è inspiegabile. Dovrebbe perlomeno far capire alla popolazione se è preoccupato o se le cose stanno andando nella giusta direzione».
Francesco Casa, presidente di “Terme di Recoaro s. p. a.", non si smuove di un millimetro alla notizia che tutto potrebbe cambiare e dal canto suo afferma che «non è cambiato nulla in questi ultimi giorni. Stiamo aspettando le garanzie della Due Torri. Se arriveranno andremo avanti con loro, altrimenti dovremo pensare ad un cambiamento di partner». Che problema c’è? L.C.

Il Giornale di Vicenza
mercoledì 09 luglio 2008 provincia pag. 23

La Due Torri tira il freno e la Lega attacca le Fonti

RECOARO. Il consigliere Besco del Carroccio: «Nessuno ha verificato la solidità finanziaria, Casa si deve dimettere»
La Due Torri tira il freno e la Lega attacca le Fonti

Sull'affare terme la società “R. E. Due Torri" tira il freno a mano, almeno stando alle dichiarazioni del consigliere comunale leghista Franco Besco che attacca: «Basta proroghe. Bisogna procedere nell'individuazione di operatori seri e della zona». L'esponente leghista, tramite Luciano Todaro, membro del Consiglio di amministrazione di “Terme di Recoaro spa” , sostiene che «già il 20 giugno la Due Torri aveva richiesto un incontro con il Consiglio di amministrazione delle Terme, lasciando intendere che non era in grado di onorare l'impegno assunto.

Il 30 giugno, invece dei legali rappresentanti della Due Torri, si è presentato l'avvocato di Foggia Vincenzo Chirolli che fa parte di uno studio specialista in fallimenti. Le proposte sono state due: presentare garanzie per i rimanenti 3 milioni e 400 mila euro con obbligazioni di una società terza o offrire al migliore offerente la possibilità di subentro, previo versamento alla Due Torri di almeno 1 milione 500 mila euro quale rimborso per quanto giò versato e per coprire le esposizioni bancarie e le consulenze sostenute».
Besco prosegue chiedendosi se «una volta avuto il primo contatto con questa cordata, si è provveduto a verificare se ci fosse una realtà industriale, immobiliare o di professionisti del settore turistico. Si è poi provveduto a verificare le vere intenzioni della Due Torri e con quali mezzi avrebbe affrontato un impegno economico così oneroso?».
Qui il discorso si sposta sulla reale consistenza economica della società Due Torri, creata ad hoc il 4 giugno 2007, che, alla data del 28 giugno 2007, giorno della serata di presentazione del progetto di riqualificazione del comprensorio termale, era di 10 mila e 200 euro di cui 2 mila 550 versati. Al momento del compromesso la “Terme di Recoaro” ha incassato 500 mila euro, coprendo parte delle perdite di esercizio ma, sostiene Besco, «non preoccupandosi di verificare la solidità dell'acquirente attivando le fideiussioni, bancarie o assicurative, come ogni buon professionista dovrebbe chiedere. Nel frattempo non si sono più avute notizie se non quella della richiesta di proroga al 30 giugno 2008, con il versamento di 100 mila euro nell'attesa del rogito definitivo».
«Il presidente Casa dovrebbe dimettersi - insiste Besco - per come ha gestito tutta la vicenda. E il sindaco avrebbe potuto evitare la sceneggiata elettorale del 28 giugno 2007 quando presentò il progetto Fonti a teatro».

Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza
mercoledì 09 luglio 2008 provincia pag. 23

domenica 6 luglio 2008

Tre articoli in un colpo solo sulle fonti

Recoaro - Fumata nera sulle Fonti e il Pd attacca il sindaco
RECOARO. Giornata interlocutoria sull’affare Terme che diventa questione politica
Fumata nera sulle Fonti e il Pd attacca il sindaco

Ancora nessuna novità sull'affare terme. Una giornata che il presidente di "Terme di Recoaro s. p. a." Francesco Casa definisce «interlocutoria poiché, fino al 21 luglio, data nella quale è prevista l'assemblea dei soci, ogni giorno potrebbe essere decisivo per risolvere l'ingarbugliata matassa. Si aspettano con relativa tranquillità le garanzie di copertura finanziaria da parte della "R. E. Due Torri». Anche dallo studio notarile Carraro di Schio, dove il 30 giugno avrebbe dovuto aver luogo la stipula del contratto, non giunge nessun segnale di novità.
Ma a Recoaro l'opposizione si è stancata di questo stato di cose.
Il consigliere provinciale del Pd Pietro Maria Collareda e il capogruppo del Pd in consiglio comunale Gastone Caffini si fanno interpreti del malcontento derivante da questa lunga telenovela. Entrambi sostengono che «occorre una strategia comune a livello di Regione, Provincia e Comune per salvare Recoaro. Comunque vada a finire la vicenda di questi giorni è necessario per il bene della località termale sedersi attorno a un tavolo che riunisca i sindaci della vallata, gli industriali, il sindacato, il Presidente della Provincia, il sindaco di Vicenza, dal quale emerga un gruppo di persone capaci, con idee chiare, che amano Recoaro».
«Il sindaco Franco Viero deve dire ciò che sa, vogliamo che l'assessore regionale al bilancio Isi Coppola venga presto a Recoaro per rendersi conto della situazione. È giunta l'ora di una amministrazione comunale aperta e di dare spazio a manager competenti e svincolati da legami politici».
Si associa a questo appello anche il consigliere comunale di opposizione Arnaldo Arnaldi. Per quanto concerne la Provincia Pietro Maria Collareda intravede buoni orizzonti perché «già nel caso dell'Istituto alberghiero Artusi si è trovata una maggioranza trasversale formata da Lega, Udc, alcuni esponenti di Forza Italia e, ovviamente, dal Pd».
Gastone Caffini ribadisce che «se il sindaco Viero è stato impegnato nella risoluzione dell'affare terme, in consiglio comunale non è mai stato riferito nulla».

di Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza sabato 05 luglio 2008 provincia pag. 34

Recoaro Intervista al Presidente di Terme di Recoaro S.p.A.
«C’è interesse reale per le nostre Terme»

Il Presidente di “Terme di Recoaro s. p. a." Francesco Casa si augura che «questo sia il mese nel quale l'affare terme andrà a buon fine», giudica comunque «positivo il fatto di avere già incassato 600 mila euro, una boccata d'ossigeno per le casse della società».
Presidente Casa, venerdì 4 luglio cosa accadrà?
Stiamo aspettando di vedere le garanzie che la società “R. E. Due Torri s. r. l. ci darà. Il Consiglio di Amministrazione di Terme di Recoaro si riunirà per valutarle e, successivamente, il 21 luglio l'assemblea dei soci, che per quella data è stata già da tempo convocata, darà il suo parere.
La società milanese "R. E. Due Torri" è affidabile?

In questo anno ho lavorato a stretto contatto con queste persone che sono venute a Recoaro più volte. Abbiamo anche visitato assieme gli stabilimenti di Merano e Bibione. Da questo comportamento mi pare di poter affermare che l'interesse sia reale. Per il 30 giugno era tutto pronto, alle 11 avevamo appuntamento dal notaio Carraro a Schio. Sono sopraggiunti all'ultimo degli spostamenti di quote societarie che hanno reso inevitabile il rinvio.
In questo ultimo anno è stato accusato di non aver adeguatamente comunicato, sia in regione che in paese, la situazione reale dell'affare terme.
Non ho comunicato perché non c'era niente da dire. Le istituzioni a Venezia erano informate, chi doveva sapere sapeva. Ho avvisato il 27 dicembre che, per la data prefissata del 31 dicembre, non si sarebbe concluso l'affare. Una volta stabilito che il nuovo termine era il 30 giugno, non vedo cosa dovessi comunicare. Anche l'audizione del 24 giugno in Regione è stata inutile, come potevo sapere le cose prima che avvenissero? Non sono mica Gesù Cristo. A Recoaro poi tutti sapevano, la gente parla. Non c'era bisogno di comunicati ufficiali. Il sindaco Franco Viero è sempre stato presente alle riunioni importanti fatte con "Due Torri", avrà poi riferito a chi di dovere.
Se l'affare fonti saltasse la Terme di Recoaro avrebbe preso una cantonata?
Ben vengano le cantonate che ci lasciano 600 mila euro in eredità. Quei soldi sono comunque una boccata d'ossigeno per le casse della società.
Il fatto che si parli tanto delle fonti in questo ultimo periodo è un bene o un male?
Parlare prima di fare le cose è un errore. Non penso che alla società Due Torri faccia piacere. Se le cose andassero male tuttavia, il fatto di averne parlato, potrebbe creare interesse per nuovi futuri acquirenti.

FRANCESCO CASA
Il Giornale di Vicenza - mercoledì 02 luglio 2008 provincia pag. 27

Terme di Recoaro Fonti, l’affare non è fatto Giallo sui conti Due Torri

L’ACQUISTO. Non sono bastate quattro ore di trattativa per sciogliere i dubbi sulla consistenza della spa milanese
Fonti, l’affare non è fatto Giallo sui conti Due Torri

Giallo sui conti della R. E. Due Torri s.p.a. che ieri ha fatto richiesta di rinvio per la stipula del contratto di appalto, mentre dall’altra parte la “Terme di Recoaro” vuole vederci chiaro e ha replicato chiedendo che le garanzie vengano dimostrate entro il 4 luglio.
Il 30 giugno, data più volte evocata come vero e proprio spartiacque per il futuro di Recoaro e del suo comprensorio termale, ha rappresentato un nulla di fatto. La società “R. E. Due Torri” ha chiesto un rinvio fino al 30 settembre per la stipula del contratto di appalto. Il consiglio di amministrazione della “Terme di Recoaro“ ha concesso la proroga purchè, entro venerdì 4 luglio, la “R. E. Due Torri" presenti dei titoli a garanzia del valore di 3 milioni e 400 mila euro, altrimenti l’intero affare salterà per sempre.

Questa cifra, sommata a quella già versata di 600 mila euro, darebbe quei 4 milioni di euro che la società si era impegnata a versare. La giornata di ieri anziché essere stata decisiva, si è rivelata interlocutoria e aggiunge preoccupazione e insicurezza sul futuro di Recoaro e delle sue fonti.
I consiglieri vicentini del Pd Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella fanno notare che «si confermano le preoccupazioni sulla volontà di portare a compimento questa operazione». La seduta della Commissione Bilancio del Consiglio regionale della settimana scorsa non aveva sciolto i dubbi sull'affare fonti.
Nell'occasione Francesco Casa, presidente della “Recoaro Terme s. p. a." non era stato infatti in grado di fornire indicazioni precise sul futuro delle terme, un futuro che rimane, oggi più che mai, incerto. Sono costretti a trattenere per qualche altro giorno il fiato tutti i cittadini che, il 28 giugno dello scorso anno, avevano gremito il teatro Lux fiduciosi che per Recoaro fosse giunto il momento di guardare al futuro con ottimismo.
Invece no, tutto ancora in sospeso. Il consigliere regionale Claudio Rizzato, già in occasione dell'audizione della settimana scorsa, aveva detto la sua sul giallo del reale peso economico della società milanese: «La perplessità legata alla società “Due Torri” e al suo capitale sociale irrisorio mi preoccupa».
Perplessità che si era rafforzata visto che in un anno sono stati versati solo 600 mila euro che avrebbero dovuto fungere da garanzia per il mantenimento dell'accordo: “troppo pochi" secondo il consigliere regionale. Dopo un anno di silenzi, quindi, l'audizione non aveva rassicurato i consiglieri regionali, Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella, in particolare, che l'avevano richiesta in prima persona. Dalle loro dichiarazioni si evince che “Terme di Recoaro s. p. a.”, pur essendo un'azienda per il 99,9% di proprietà della Regione, non avrebbe comunicato nulla a Venezia, per un intero lungo anno. Anche in Comune le cose non sono andate meglio visto che il consigliere Gastone Caffini ha più volte fatto notare che «il consiglio di amministrazione di “Terme di Recoaro s. p. a.” non ha mai comunicato con il Comune nonostante l'assessore al bilancio Giancarlo Lora sia anche vicepresidente della società in questione».

Luigi Cristina
Il Giornale di Vicenza - martedì 01 luglio 2008 provincia pag. 30