sabato 28 novembre 2009

Cara amica, caro amico,
Dopo l'enorme successo delle primarie del 25 ottobre, che anche a Recoaro hanno visto la straordinaria partecipazione di 307 votanti, ti scriviamo per parlare di noi, di come proseguire il nostro impegno e di come valorizzare al massimo le nostre risorse.
Dopo le elezioni amministrative, molti di noi si sono trovati a ricoprire cariche di rilievo all'interno dell'Amministrazione Comunale.
Questo, oltre all'esigenza di rinnovarci, necessita anche di un dibattito interno per sprigionare nuove energie che abbiamo raccolto anche durante queste primarie.

Venerdì 4 Dicembre 2009 alle ore 20:30
nella nostra sede di via Btg. Romeo (CGIL, vicino all'ex distributore ESSO)

per parlare tra di noi di cosa vogliamo e per eleggere il nuovo direttivo del nostro Circolo.

Contiamo sulla tua presenza e sulla tua voglia di dire la tua!

Buone cose,
Alberto Trivelli
Coordinatore del Circolo "Spedito Floriani"
del Partito Democratico di Recoaro Terme

lunedì 27 luglio 2009

Riunione di giovedì 30 luglio 2009

il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova

giovedì 30 luglio 2009, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso)

con il seguente ordine del giorno:

  • Analisi del voto amministrativo ed europeo
  • Indirizi politici del PD Recoarese
  • Iniziative da programmare sul territorio
  • Fase congressuale
  • Varie ed eventuali

Ci vediamo mercoledì!

sabato 11 aprile 2009

Riunione di mercoledì 15 aprile 2009

Il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova mercoledì 15 aprile 2009, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso) con il seguente ordine del giorno:

  • Elezioni amministrative 2009
  • Proposta di intitolazione della sede
  • Varie ed eventuali

Ci vediamo giovedì!

venerdì 27 marzo 2009

Anche a Recoaro facciamo rete!

Il problema di Recoaro sono i Recoaresi.
Questa è l’opinione prevalente, pur sbagliata, che in Valle si ha del nostro Paese.
Recoaro – si dice – ha un ambiente meraviglioso, avrebbe tutte le risorse per diventare un centro turistico coi fiocchi, per diventare lo “sbocco domenicale” di una zona ben più ampia della sola Valle dell’Agno. Negli anni, però, una serie di scelte sbagliate, troppe Amministrazioni inadeguate, la tanto vituperata chiusura della mentalità “montanara”, hanno portato Recoaro ad essere ciò che è ora.
Questo è quello che si dice fuori dal nostro Paese, e lo sappiamo tutti.

Io non la penso così.
Fatti salvi gli errori del passato e le Amministrazioni inadeguate, penso che ciò che ci doveva essere e non c’è stato sia l’organizzazione.
Mi spiego.
Recoaro Terme, come si diceva poc’anzi, ha tutte le potenzialità per diventare un centro attrattivo di primo livello. Ma le nostre vere risorse non sono solo quelle ambientali, ma anche e soprattutto quelle umane.
I casi di cattiva gestione del Paese (che sono sempre e comunque troppi) non ci facciano dimenticare il fermento culturale e sociale che si respira nel nostro floridissimo tessuto associazionistico!
A chi ricorda Recoaro solo per le sue pecche, non dobbiamo mai mancare di ricordare l’atmosfera di vivido fermento che si respira nelle nostre sagre, alla Chiamata di Marzo, l’atmosfera che tanti esercenti cercano, in maniera indipendente l’uno dall’altro, quando propongono alla cittadinanza eventi culturali, serate, feste.

La domanda, a questo punto, pare quasi scontata: come mai, nonostante il fermento di cui parli, a Recoaro le cose sembrano non migliorare mai? Come mai noi Recoaresi vediamo il nostro Paese andare sempre peggio?

Come ovvio la risposta a questa domanda non è per nulla semplice, ma secondo me si può riassumere in un concetto: mancanza di organizzazione.
In questi anni, specialmente di Amministrazione Viero, non si è trovato di meglio che dividere attraverso mille modi la popolazione recoarese.
Per vederlo non è necessario né fare il cospirazionista né prendere in esame fatti eclatanti che abbiano portato a spaccature clamorose.
Più in generale, ciò che a mio parere ha diviso il Paese in questi anni sono state le decisioni prese in solitaria dall’Amministrazione Comunale. Basti pensare al caso-antenna (si era mai visto un Sindaco che denuncia i propri concittadini?), alla cava del monte Civillina, alla chiusura della materna di Merendaore fino ad arrivare al recente “boicottaggio” della squadra Real Recoaro.
Sono tutti casi su cui si è discusso in abbondanza, ma che hanno un innegabile comune denominatore: sono decisioni che sono state prese senza consultare minimamente la cittadinanza coinvolta e che non hanno fatto altro che creare divisioni in Paese.
Questo è proprio quello che noi della lista a sostegno di Franco Perlotto non vogliamo fare.
Crediamo che in un migliore coordinamento delle forze del Paese stia la chiave per una nuova crescita di Recoaro, che parta dalla cittadinanza, dalle risorse umane che già abbiamo, organizzandole al meglio.
Rilanciare l’unità di un tessuto associazionistico (e più in generale sociale) oggi disgregato deve essere la nostra assoluta priorità: dobbiamo dimenticarci le contrapposizioni fra cittadini e fra Amministrazione e cittadini. Pare un luogo comune, ma mai come in questo caso l’unione fa la forza!
Questo non va preso come il nostro programma, che ovviamente sarà pieno di provvedimenti più concreti, ma come la nostra forma mentis, la filosofia che caratterizzerà la nostra lista.

Non voglio, però, che questo articolo passi come uno sterile j’accuse nei confronti dell’Amministrazione Viero, non sarebbe nel mio stile.
Voglio dunque portare degli esempi, contenuti nel nostro programma (ma che evidentemente non lo esauriscono), di quello che noi intendiamo per “fare rete”.

Il primo: l’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi”.
Sappiamo ogni giorno dai giornali come le spinte per aprire un altro Istituto Alberghiero a Vicenza si stiano facendo ogni giorno più prepotenti. Noi, però, non riteniamo accettabile che Recoaro perda allo stesso tempo un motore fondamentale per la propria economia e un punto d’eccellenza a livello nazionale dell’istruzione alberghiera e professionale.
Sappiamo anche che, ad un’immobilità del Comune di Recoaro, non potrà che corrispondere una sempre maggiore forza di chi l’Alberghiero vuole spostarlo; in una parola: l’Alberghiero resterà a Recoaro solo se sapremo fare qualcosa, se sapremo proporre qualcosa.
Quello che noi proponiamo, appunto, è di fare rete tra l’Istituto e le Fonti Centrali. Acquistando uno degli alberghi in quella zona, si potrebbe creare uno studentato che possa ospitare gli studenti provenienti dalle zone più distanti. Inoltre una sinergia tra fonti ed Alberghiero permetterebbe agli alunni di specializzarsi in una branca dell’accoglienza termalistica particolarmente inusuale e richiesta sul territorio nazionale. Non da ultima, la creazione di un centro anti-obesità sarebbe un’ottima opportunità di ulteriore specializzazione degli studenti in un campo dell’alimentazione, quello terapeutico-dietetico, che nei prossimi anni acquisterà sicuramente una sempre maggiore importanza.

Il secondo esempio: la consulta giovanile.
Se si chiede ad un qualsiasi giovane recoarese cosa offre a lui e ai suoi coetanei il suo Comune, molto probabilmente risponderà che a Recoaro, per un ragazzo od una ragazza, non c’è mai niente da fare.
Da anni, nei programmi elettorali di qualsiasi lista, la questione-giovani è affrontata in maniera estremamente sommaria: chi fa politica (che di norma non brilla per gioventù), per i giovani non sa cosa inventarsi.
Noi non crediamo di avere la risposta in tasca per i giovani recoaresi; pensiamo però che qualcosa si debba fare al più presto perché i giovani recoaresi non si sentano animali rari in una riserva di anziani, ma parte attiva della comunità che contribuisce alla creazione di opportunità, specialmente rivolte al pubblico under 30. Quello che vogliamo fare noi è far passare i giovani recoaresi dalla protesta alla proposta.
Cerco di spiegarmi con un po’ di concretezza.
Come può fare un’Amministrazione comunale ad attivarsi nella direzione giusta nei confronti della cittadinanza più giovane?
Prima di tutto è necessario ascoltare.
Per questo noi promuoveremo, se verremo premiati dagli elettori, la creazione di una Consulta Giovanile anche a Recoaro (sull’esempio dell’Agorà dei giovani di Valdagno), un organo consultivo dell’Amministrazione in tema di politiche giovanili composto da rappresentanti dell’associazionismo giovane, da giovani rappresentanti delle categorie economiche, da rappresentanti del mondo sportivo-culturale e da quanti vorranno impegnarsi e dire la loro.
Per riprendere il concetto esposto prima, a Recoaro i giovani hanno già le idee, ma spesso esse sono disorganizzate e poco sviluppate per mancanza oggettiva dei mezzi per farlo (come si fa a fare proposte concrete senza sapere, ad esempio, la copertura finanziaria che può dare il Comune?).
Quello che noi ci proponiamo, appunto, è di dare a queste idee un luogo dove possano essere discusse, messe in rete, organizzate e proposte subito a chi - l’Amministrazione - può metterle in pratica.

Insomma, un nostro chiodo fisso, quello di fare rete tra la cittadinanza.
E oltre.
Dobbiamo renderci conto che Recoaro, da solo, può fare molto poco. È necessario, per questo, un continuo consulto fra le Amministrazioni della Valle dell’Agno, per poter offrire i propri servizi ad un bacino di utenza che non è più comunale, ma vive una dimensione di valle, vivendo in un comune, mandando a scuola i figli in un altro e lavorando in uno ancora diverso.
Ma quale dialogo ci può essere da parte dei Sindaci di Vallata con un Sindaco di Recoaro che, senza consultarli, vorrebbe far passare per i Comuni che amministrano i 100 camion al giorno della cava sul Civillina? La risposta, in coscienza, è nessuno.
Anche su questo, se verremo premiati dagli elettori, avremo molto da costruire.

Buone cose,
Alberto Trivelli
Coordinatore del Circolo del Partito Democratico di Recoaro Terme

mercoledì 18 marzo 2009

Sito della lista Perlotto

Informaimo tutti che è attivo il sito della lista a sostegno del candidato Sindaco Franco Perlotto.
Per raggiungerlo cliccare qui sotto.

www.perlottosindaco.eu

mercoledì 25 febbraio 2009

PD e Lega: filosofando pure sui perchè

A Recoaro Terme c’è bisogno di cambiare aria.
Questo è quello che da qualche anno pensa con decisione il Partito Democratico di Recoaro Terme.
Le discutibili decisioni dell’Amministrazione Viero, la chiusura di quest’ultima anche al minimo confronto con l’opposizione consiliare, la vessazione continua del principio democratico che Voltaire esprimeva con il suo celebre “Disapprovo ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo”; da ultima, l’aggiunta di un assessorato a tre mesi dalle elezioni, irridendo i cittadini vittime della crisi economica per fini quantomeno poco chiari.
Queste sono solo alcune delle ragioni che ci hanno sostenuto in questi anni di opposizione costruttiva ma decisa all’Amministrazione di Franco Viero.

Arriviamo però al “piatto forte”.
Negli ultimi giorni si è palesata l’intenzione, da parte di Partito Democratico, di Partito Socialista, della Lega Nord e di numerosi cittadini attivi a Recoaro Terme di convergere tutti sul nome del candidato Sindaco Franco Perlotto.
Ora, ciò che balza all’occhio del lettore è che forze diverse come PD e Lega possano convergere sullo stesso nome, dato che a livello nazionale si trovano su posizioni piuttosto distanti.
Da coordinatore del Partito Democratico, ritengo sia giusto spiegare le ragioni di questa unità d’intenti che può sembrare strana.

Il primo punto che è necessario chiarire è che non è un “tutti contro Viero”; se si è trovata una convergenza si è trovata sul programma, su un progetto comune che i due partiti hanno per il futuro di Recoaro.
Ma non è tutto. Partiamo dal passato. Nei precedenti anni di opposizione all’amministrazione Viero, i gruppi consiliari di Uniti nell’Ulivo e della Lega Nord sono stati pressoché sempre concordi nel pronunciare secchi no alle scelte dell’Amministrazione quando necessario, ma a votare a favore dei provvedimenti ritenuti giusti.
Un fulgido esempio di questa concordia si è avuto con la vicenda-Alberghiero nella quale tutte le forze di opposizione, coinvolgendo anche i propri vertici provinciali, hanno saputo opporre un secco no all’ipotesi di un altro Istituto a Vicenza.
Abbiamo pertanto guardato a questi anni di opposizione comune quando abbiamo cominciato gli incontri tra i due partiti in vista di una possibile convergenza sul nome di Franco Perlotto.

Ora – dirà il lettore – tra condurre l’opposizione in maniera concorde e candidarsi assieme per guidare il Paese ne passa un bel po’!
Questo, in un primo momento, ce lo siamo chiesti anche noi. Possono partiti schierati sul fronte progressista come il Partito Socialista e Partito Democratico e partiti di così diversa estrazione come la Lega Nord “coabitare” (mi si passi il termine) nella stessa Amministrazione? La risposta che ci siamo dati è.
Ci siamo resi conto che questa convivenza si poteva realizzare solo ad una condizione: che i partiti facessero un passo indietro e lasciassero emergere le competenze dei singoli.
Conoscendo a fondo la realtà recoarese ci siamo resi conto che questo Paese ha bisogno di tutto fuorché delle divisioni, delle beghe, degli interessi di bottega. Per questo ci siamo fatti da parte lasciando spazio ai cittadini,basti pensare che, per come si sta delineando, nella nostra lista le persone iscritte ai partiti saranno una minoranza.

Certo – chiederà il lettore – ma come vi comporterete quando ci saranno tematiche nazionali a dividervi?
La risposta è molto semplice. Nessuno chiede agli iscritti della Lega di iscriversi al PD, così come io e i miei amici di Partito non cominceremo a sventolare bandiere leghiste.
Quello che ci renderà compatti nella nostra Amministrazione sarà che tutti lavoreremo per il bene di Recoaro, che tutti lavoreremo per il nostro programma, che sarà condiviso in ogni suo punto da ogni candidato.
Non sono gli interessi di partito quelli che ci spingono in questa avventura inedita; se così fosse ognuno di noi avrebbe presentato la propria lista.
Quello tra PD, PS e Lega non è un accordo politico, ma una convergenza amministrativa sul nome di Franco Perlotto. La differenza c’è ed è tanta.
A costo di ripetere un luogo comune, ciò che ci spinge con forza e convinzione è il bene di Recoaro.

Adesso ci troviamo nel momento che secondo me è tra i più belli di una campagna elettorale: quello che ci chiede di tradurre su carta tutte le nostre idee per il Paese - e ce ne sono di veramente innovative - e al contempo di trovare le persone più adatte a portarle avanti.
Anche per questo noi dei partiti abbiamo fatto un passo indietro. Sappiamo che per dare a Franco Perlotto la squadra migliore possibile è necessaria la massima apertura a tutte le forze del Paese, senza etichette politiche.
Ci siamo posti solo tre paletti, tre criteri che caratterizzeranno la nostra lista:
Il primo è il rinnovamento. Siamo convinti che per cambiare il Paese sia necessario anche cambiare le persone che lo amministrano. Per questo solo una minima parte della nostra lista sarà composta da persone con precedenti incarichi nella politica recoarese. I più saranno “facce nuove”.
Il secondo criterio che noi ci poniamo è la rappresentanza territoriale. Se vogliamo amministrare Recoaro, la nostra lista dovrà avere al proprio interno le istanze di tutto il territorio recoarese.
L’ultimo criterio che ci siamo posti, ma forse il più importante, è la competenza. Nessuno dei nostri candidati sarà messo in lista come “acchiappa voti”, ma tutti dovranno portare il proprio contributo al programma prima all’Amministrazione poi.

Perdonate la lunghezza, ma spero di aver spiegato a sufficienza come ci siano ottimi presupposti per un futura Amministrazione Perlotto a Recoaro Terme.

Buone cose.
Alberto Trivelli
Coordinatore del Circolo PD di Recoaro Terme

lunedì 23 febbraio 2009

Sostegno a Franco Perlotto

Come reso noto sui principali organi di stampa locale, il Partito Democratico di Recoaro Terme sostiene, insieme ad altri partiti e a molta società civile, la candidatura a sindaco di Franco Perlotto.
In data odierna, a S.Giuliana, per formalizzare questo sostegno, si è tenuta una conferenza stampa alla presenza di rappresentanti del Partito Democratico, della Lega Nord, del Partito Socialista e di molta società civile di Recoaro Terme.
Ecco il discorso pronunciato da Franco Perlotto:

Non a caso siamo qui oggi in periferia, in una contrada di Recoaro, a iniziare la nostra campagna elettorale. E’ dalle necessità delle contrade che inizieremo a parlare di Recoaro e delle sue molteplici esigenze. Una fra tutte è la pacificazione della nostra gente che negli ultimi anni ha visto un’escalation di divisioni e di frammentazioni. Noi siamo un gruppo unito e compatto di persone diverse, di diversi credi politici. Ma siamo legati in un unico progetto forte; in un’idea che ci perseguita: fare ridecollare Recoaro si può. Il nostro mettersi insieme è una forza. Siamo convinti che tutti i recoaresi uniti possono rimettere in moto Recoaro. E non parlo solo del turismo, ma anche delle altre attività economiche, del tessuto sociale, della vivibilità del territorio, della gestione e del controllo dello stesso. Molti cittadini di Recoaro, legati a quella che comunemente chiamiamo “società civile”, ovvero di quelle persone, comitati, gruppi di lavoro che fanno parte della cittadinanza attiva, mi hanno invogliato ad espormi e ad accettare la sfida. Conoscendo le mie attività professionali indirizzate alla gestione politica ed amministrativa di programmi di sviluppo in vari paesi del mondo e le mie esperienze di mediazione anche nelle regioni più complesse del pianeta, mi stanno appoggiando in questa avventura che sicuramente non sarà la più facile della mia vita.
Tra noi ci sono anche amici cacciatori. Essi sanno che non ostacoleremo la loro passione. La pratica venatoria, così com’è esercitata, non è né un problema ambientale né tanto meno un problema politico. La gestione ed il controllo del territorio è anche un loro compito, un loro dovere. Dovremo pensare ai nostri boschi e, se ben gestiti, alla legna che possono produrre. Dovremo pensare alle strade, alle scuole, allo sport, ai giovani e agli anziani. Dovremo pensare al tessuto sociale e al benessere dei recoaresi. Se il paese, come il suo territorio, sarà più bello e vivibile, anche il turista infine potrà tornare ad amarlo.
In questo contesto ho avuto il supporto di importanti forze politiche che operano nel paese. Forze che, e lo dico con riconoscenza, hanno lavorato con grande impegno nel dialogo con l’obiettivo di dare vigore alla rinascita del nostro paese. Lascio pertanto la parola ai rappresentanti dei partiti e della società civile che hanno deciso di appoggiarmi in questo progetto.

sabato 31 gennaio 2009

Riunione di giovedì 5 gennaio 2009

Il Partito Democratico di Recoaro Terme si ritrova giovedì 5 gennaio 20098, alle ore 20:30, nella sede di Via Btg Romeo (vicino ex distributore Esso) con il seguente ordine del giorno:

  • Elezioni amministrative 2009 (programma e lista)
  • Festa Democratica dell'Alto Vicentino
  • Proposta di intitolazione della sede
  • Varie ed eventuali
Ci vediamo giovedì!