venerdì 13 giugno 2008

Il rilancio delle Terme? Tutto fermo da un anno

RECOARO. Il Pd in assemblea fa il punto della situazione sugli accordi da realizzare
Il rilancio delle Terme? Tutto fermo da un anno
«Da febbraio 2007 la società è in silenzio». I consiglieri regionali chiedono un’audizione a Venezia
«Il 30 giugno scade la stipula del contratto per il centro benessere e piscina»


di Luigi Cristina
È passato un anno dal 20 giugno 2007, quando le società “Terme di Recoaro spa” e “R. E. Due Torri srl” sottoscrissero l’accordo preliminare per il rilancio dell'intero comprensorio termale e ancora tutto è fermo. Ora mancano non più di due settimane alla data più importante per Recoaro: il 30 giugno, infatti scadrà il termine con “Due Torri” per il rilancio delle terme. Il 30 giugno è, infatti, l'ultima data utile per stipulare il contratto di appalto. L'appalto prevede che i fondi per la riqualificazione delle terme giungano da tre canali.
Il primo consiste nella vendita dell'hotel Dolomiti, dell' albergo Giorgetti e di villa Tonello per la cifra di quattro milioni di euro. Il secondo prevede contributi tramite la Regione dei fondi comunitari. Il terzo, l'investimento della “Due Torri” che avrà poi in gestione trentennale il tutto. Aspetti che devono essere però definiti nel contratto del 30 giugno.
Per quanto riguarda i tre immobili, la vendita è già avvenuta ma deve essere formalizzata entro il 20 giugno dal notaio.
Nel frattempo i consiglieri regionali Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella, presenti alle Terme con il sindaco di Vicenza Achille Variati, per fare il punto della situazione, hanno chiesto la convocazione, prima del 30 giugno, della Prima commissione regionale per un'audizione con i vertici della “Terme di Recoaro spa” in quanto dal 13 febbraio 2007, data dell'ultima audizione, a detta del Pd, la società non avrebbe più comunicato nulla.
Secondo il consigliere regionale del Pd Claudio Rizzato: «Le informazioni dovrebbero arrivare dal consiglio di amministrazione ma in realtà a Venezia di quello che accade a Recoaro si sa poco o nulla».
Gli fa eco il consigliere comunale Gastone Caffini: «Il consiglio di amministrazione di “Terme di Recoaro spa” non comunica con il consiglio comunale nonostante l'assessore al bilancio, Giancarlo Lora, sia anche vicepresidente della società. In consiglio l'opposizione di centro sinistra ha più volte sollevato l'argomento ma in cambio ha ricevuto solo risposte vaghe».
Tra le opere previste: centro benessere e piscina; infrastrutture necessarie per il rilancio dell’unica stazione termale montana provinciale. La promessa inaugurazione per Natale.

(Dal GIornale di Vicenza di venerdì 13 giugno 2008 link)

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